“La fiera dei luoghi comuni” dei Giullari Digitali è un inno alla leggerezza e all’autoironia. Con il loro marchio di fabbrica fatto di musica coinvolgente e testi brillanti, la band dipinge un quadro surreale e al contempo veritiero della nostra quotidianità. In un mondo in cui le frasi fatte sono diventate il nostro pane quotidiano, il brano ci invita a riflettere su quanto queste parole abbiano perso il loro significato originale.
Il testo è una vera e propria parata di luoghi comuni, dalla salute che “è tutto” al concetto che “l’erba del vicino è sempre più verde”, fino ad arrivare a frasi come “oggi ci sei, domani chissà”. Ogni verso è una dichiarazione di quella familiarità che abbiamo con queste espressioni, che ci danno l’illusione di comprendere il mondo con poche e semplici parole.
Musicalmente, “La fiera dei luoghi comuni” è un brano fresco e dinamico, con una melodia incalzante che invoglia subito al movimento. Nonostante la leggerezza del sound, la canzone non si fa mai banale, grazie a una costruzione armonica che lascia spazio sia alla riflessione che al divertimento. Il ritornello, che si ripete con saggezza e ironia, è l’elemento che davvero rimane impresso: “Alla fine è solo fumo e niente arrosto” è il refrain che simboleggia la vacuità di tutte quelle parole che usiamo senza pensarci troppo.
In conclusione, il brano non solo fa ballare, ma ci offre anche una riflessione sulle parole che, pur vuote, fanno atmosfera, creando il contrasto perfetto tra forma e contenuto.
CONTATTI
Instagram: https://www.instagram.com/giullaridigitali/