La recensione di “Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone”, il nuovo singolo di Eric Mormile che abbatte le barriere temporali del mercato contemporaneo

Eric Mormile presenta “Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone”, un brano che sfida le convenzioni della musica pop contemporanea non solo per la sua durata superiore ai cinque minuti, ma anche per il profondo messaggio di unione e condivisione che porta con sé. Nell’era del consumo veloce della musica, Mormile prende una strada meno battuta, optando per una narrazione estesa che permette di approfondire temi significativi e di sviluppare un tessuto sonoro ricco e stratificato.

Il brano si apre con un’introduzione melodica che subito cattura l’attenzione dell’ascoltatore, stabilendo un tono riflessivo che pervade tutta la composizione. La musica di Mormile, arricchita dalle influenze di artisti del calibro di Peter Gabriel e Phil Collins, si distingue per una commistione di suoni organici e elettronici che si fondono in un’armonia quasi contemplativa. La presenza della Drum Machine Roland CR-78 e dello Stage Piano Yamaha CP-80 aggiunge un sapore nostalgico ma decisamente moderno al pezzo.

Liricamente, “Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone” esplora il potere della musica di trascendere le barriere fisiche e ideologiche, collegando le persone indipendentemente dalle loro differenze. Mormile utilizza la sua abilità di cantautore per tessere un testo che parla direttamente all’anima, invitando gli ascoltatori a riflettere sull’importanza della solidarietà umana e della bellezza nella condivisione delle esperienze.

La canzone è stata ispirata da un soggiorno creativo sull’isola di Ischia, che Mormile descrive come una musa che continua a offrire rifugio e ispirazione. Questo contesto ispirativo è palpabile nella musica, che evoca la serenità e la profondità emotiva che solo un luogo di tale bellezza naturale può stimolare. La traccia si trasforma così in un viaggio emotivo che raffigura l’isola non solo come scenario ma come un personaggio vivo e vibrante nella narrazione musicale.

La produzione del brano, curata da Nino Pomidoro, è impeccabile. Ogni strato sonoro è bilanciato con cura, permettendo che voci e strumenti coesistano senza sovrapporsi, ma arricchendosi mutualmente. L’aggiunta delle voci di Attilio Apa, Giuseppe Toscano, Milena Setola, e Giusy Lo Sapio contribuisce a creare un coro che simbolizza la comunità e l’unione, elementi centrali del messaggio del brano.

In “Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone”, Mormile ha anche voluto rendere omaggio alle sue radici napoletane e alla ricchezza culturale che questa identità porta con sé. L’influenza della tradizione musicale italiana è evidente nella scelta degli arrangiamenti e nell’uso di melodie che rispecchiano la complessità emotiva e storica della regione.

“Figlie d’ ‘a Fonte d’ ‘e Suone” è manifesto sull’importanza dell’arte come ponte tra individui e culture. Mormile ha creato un lavoro che si distingue non solo per la sua qualità artistica ma anche per il suo impegno a promuovere un messaggio di pace e condivisione attraverso la musica. In un mondo spesso diviso, il brano si erge come un promemoria potente del ruolo unificatore che la musica può e deve giocare nella società.