Ninaif torna con un singolo che sfida le aspettative sociali, mescolando malinconia e ribellione. La canzone diventa uno sfogo catartico e poetico, un invito ad abbracciare le proprie imperfezioni e a vivere fuori dagli schemi, senza paura di mostrarsi vulnerabili e autentici.
Un caro saluto a te, Ninaif. Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a scrivere “Bevo Sigarette”?
Esprimere una forma di disagio che sentivo dentro, è stato tutto molto naturale. Penna e foglio e ho detto la mia, senza pensarci troppo. È stata lei ad arrivare al momento giusto, quasi a confortarmi.
È importante sfidare i canoni della società per perseguire i propri obiettivi?
Se è necessario, certo. Spesso ci sono compromessi che ci dicono di dover accettare per raggiungere i nostri obiettivi, ma la verità è che la scelta è sempre nostra.
Ormai viviamo in una società che definisce lo stereotipo di chi dovremmo essere, quali canoni rispettare e via dicendo. Ma non è necessario credere che siano leggi e se non ci sentiamo conformi a quello che ci viene imposto non dobbiamo sentirci meno validi.
Penso che gli obiettivi debbano essere perseguiti con profonda onestà ed impegno, rispettando l’affermazione di chi vogliamo essere realmente con tutte le nostre imperfezioni e senza vergogna.
Secondo te, bisogna dare peso al giudizio altrui?
Quanto è importante. Di base siamo animali sociali, quindi “l’altro” farà sempre parte della nostra esistenza fisica, intellettiva ed emotiva.
Ma credo che, col tempo, bisognerebbe imparare a dare il giusto peso al giudizio altrui e cercare di riconoscere e discriminare una forma di giudizio “sana” da quella finalizzata al parlare.
Una critica costruttiva, a mio avviso, può essere una grande risorsa. Distruttiva può diventare pericolosa.
Cosa ti ha reso così sensibile a questo tipo di temi?
Sicuramente e banalmente la mia esperienza di vita, Come tanti ho provato senso di inadeguatezza e disagio, spesso non accolto e non capito.
Ed approfitto anche sta volta per consigliare a chiunque ne abbia bisogno di chiedere aiuto.
Imparare ad amare sé stessi, anche attraverso il dolore, è un passo fondamentale per la sopravvivenza dell’anima.