Eccoci con Ramo! Nel tuo nuovo singolo affronti il tema del chiedere aiuto, un argomento che può essere difficile da trattare. C’è stata una figura o un evento che ti ha spinto a scrivere “Chiedo aiuto!” in questo momento specifico della tua carriera?
Ciao ragazzi e grazie per l’invito!
C’è stata una figura che mi ha spinto a farlo. In passato provai ad andare dallo psicologo quando mia madre aveva pochi giorni di vita, ma, purtroppo, lo psicologo che mi sono trovato, quando gli ho chiesto una mano mi ha risposto “succede, è successo anche a me, ciao”. Da li in poi ho odiato la categoria.
Quando, invece, ci ho riprovato, mi ha spinto la mia ex compagna che, accusandomi che nella coppia fossi io il problema (si, il brano “Tossici” nasce proprio da qui), mi ha fatto ricredere a questa categoria apprezzando profondamente il loro mestiere, l’occasione nel quale mi mandò è quando mi accusò d’essere tossico nei suoi confronti. Adesso, quando ho un mezzo problema, non mi creo più problemi ad andarci, anzi, lo consiglio a tutti
La scena musicale emo-punk ha ispirato il sound di “Chiedo aiuto!”. Cosa ti ha attratto di questo genere e come credi che abbia influenzato il modo in cui il pubblico percepirà il messaggio della canzone?
Sicuramente la musica Emo, nel 99,9% dei casi parla di disagi subiti.
Quando scrissi il brano ero arrivato ad un punto che stavo proprio esplodendo.
Per come la vedo io, la musica Emo punk nasce sempre quando una persona forte ha tenuto dentro per troppo tempo qualcosa, tipo me in quel periodo.
E’ un brano che, spero, che spronerà le persone alla propria attenzione della salute mentale
Hai dichiarato che il brano è un ringraziamento verso le figure professionali che ti hanno sostenuto. Qual è stata l’importanza del supporto ricevuto nella tua vita e nel tuo percorso artistico?
L’importanza è stata veramente vitale!
Chiunque mi ha visto in quel periodo sa benissimo quanto ci ho sofferto, però, in contemporanea, grazie proprio a queste figure galleggiavo. Ed, una volta elaborata tutta la situazione, sono riuscito a spiccare il volo!
Magicamente pochi mesi dopo ho cominciato a fare musica “seriamente”, un sogno che per troppo tempo è stato proibito per me.
Se continuo a pubblicare musica è anche “colpa” loro (ride)
C’è un verso o una strofa di “Chiedo aiuto!” a cui sei particolarmente legato? Se sì, cosa rappresenta per te e come si collega al tuo messaggio?
Allora… se dovessi sceglierne uno direi il Bridge “Notti insonni a fissare il buio ascoltando soltanto me, per trovarmi ancora solo paranoie inutili”.
La notte è il momento dove i pensieri si fanno più fitti, ti assillano e non ti lasciano dormire, specialmente se dentro hai qualcosa che non va, situazione che ho vissuto per molti anni ed ero convinto che fosse normale (per molti anni mi sono fatto due o tre ore di sonno).
Pensando alla tua evoluzione musicale, in che modo “Chiedo aiuto!” rappresenta un passo avanti rispetto ai tuoi lavori precedenti?
Più che in passo avanti lo vedo come un capitolo molto importante, non voglio dire che gli altri non lo siano, assolutamente, però è quella scossa che ti fa dire “Dai Cazzo! Devo farcela a stare bene”.
Forse è il messaggio più diretto, probabilmente anche grazie alla musica.
Ma vedrete il prossimo capitolo, l’ultimo della saga!
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