Eccoci con Ramo. In *Tossici*, esplori le dinamiche complesse di una relazione finita male. Quanto è stato difficile rivivere certi momenti mentre scrivevi la canzone?
Ciao ragazzi e grazie per l’invito, non è stato facile, ho lasciato passare un pò di tempo prima di scrivere questo brano, sono stato anche in terapia da vari psicologi per poter tirare fuori quello che avevo dentro, questo brano, come altri che arriveranno, sono nati grazie anche ai loro sforzi nell’aiutarmi. li ringrazio ancora adesso
La tua musica ha spesso un approccio riflessivo, e in *Tossici* c’è quasi una richiesta di fare i conti con se stessi. Credi che sia più facile o più difficile per un artista mettere a nudo le proprie vulnerabilità?
Allora…può essere difficle ma terapeutico allo stesso momento, per vari anni, da quando ho iniziato a scrivere, molte situazioni passavano prima sulla carta passando per la penna piuttosto che parlarne con qualcuno. Molte volte ragionare e “sistemare se stessi ed avere la propria vita da migliorare” non è così facile se non hai avuto un sostegno esterno.
Anche perchè la tossicità che vivevo era, sopecialmente, un accollo (ed autoaccollo) di colpe a me stesso, cosa più che sbagliata.
Il tuo nuovo brano ha un sound che evoca la notte, il silenzio e la solitudine. Da dove nasce questa scelta stilistica, e come pensi che questo tipo di atmosfera influenzi l’ascolto?
Molto è dovuto alla produzione che ha pensato Naba, e molto anche all’atmosfera che abbiamo pensato, molte volte i pensieri ed i ripensamenti avvengono di notte, prima di dormire ed è l’atmosfera che speriamo d’avere evocato.
Hai lavorato di nuovo con Antonio “Naba” Martini per la produzione. In cosa è diverso questo lavoro rispetto alle tue precedenti collaborazioni con lui?
In realtà di diverso non c’è molto, come nostra procedura gli mando il mio brano in versione voce-chitarra.
A questo giro avevo varie versioni in mente, da quella più acustica, ad una di piano, ad una emo oltre ad una versione come questa, Antonio, ispirandosi ad un grande gruppo come i The Notwist (band che amo anche io) ha tirato fuori l’atmosfera perfetta.
Stai esplorando nuove tematiche e sonorità. C’è qualche artista o evento che ti ha ispirato particolarmente durante la creazione di *Tossici*?
Emh emh… Domandona! (ride)
Mi ritengo un animale da concerti sinceramente, di vari generi, quando scrissi tossici, la versione demo, è nata grazie al brano “Diciamocelo davvero” dei Rats, (del quale il brano comprende una semicitazione), a questo giro quindi, più che eventi, è stato riscoprire un pò i gruppi che ascoltavo anni fa, a volta mi capita di riascoltare i brani che avevo nell’mp3 ai tempi delle medie e rivaluto canzoni o artisti che magari, senza una ragione, avevo abbandonato.
Per le sonorità posso dire che, per mia fortuna, veramente ascolto di tutto, sono stato a concerti di vari genere (solo il mese di luglio ho visto Max Pezzali, Alice Cooper, Francesco De Gregori ed i Rammstein), ma anche i dischi (cd e vinili) che ho in casa sembra che vivano 200 persone nel mio appartamento per quanto siano distaccati, non una persona con tre gatti!