Naturalmente! “Una Stazione Tra Le Nuvole” nasce durante un pomeriggio estivo di quest’anno (2023), strimpellando la chitarra e intonando il ritornello principale.
Era da tempo che volevo aprirmi con la gente e parlare di un argomento scomodo e difficile da affrontare per molti, come la perdita di una persona cara. L’ho voluto fare per creare un piccolo mondo musicale, dove l’ascoltatore può ritrovare se stesso, rivivere determinate emozioni e magari trovare conforto. È la dedica a mio nipote, venuto a mancare dopo appena un anno di vita. Un anno “infinito”, come recita la canzone, perché in soli 12 mesi ha donato luce ed amore a tutta la mia famiglia e le persone accanto a lui.. un piccolo dono del cielo, strappato via troppo presto. Ma la canzone non vuole essere drammatica o peggio, anzi.. è una dedica di speranza per ricordare i momenti migliori e poter donare quella piccola luce miracolosa anche ai miei ascoltatori.
Ascoltando la canzone si sentono molto le influenzando grandi del passato, come Battisti e Battiato ma il tuo è un timbro da rocker. Quali sono state le tue influenze per questa canzone e quali sono le tue più in generale?
Beh la mia esperienza musicale nasce dall’Heavy Metal, avevo 14 anni e suonai nelle prime Band.. quelle band con cui probabilmente non porterai a casa nulla, ma che ti fanno le ossa per i tuoi progetti futuri. A livello di canto mi ispiro molto a cantanti rock come Freddie Mercury o Paul McCartney, ma anche Metal come Bruce Dickinson (Iron Maiden).. non disdegno anche cantanti pop italiani, come Francesco Sarcina (Le Vibrazioni) o Roby Facchinetti (Pooh).
Se devo parlare di influenze musicali, potrei citare PFM, Battisti e Battiato (per questa canzone in particolare mi sono voluto ispirare al quel cantautorato italiano classico che, ahimè oggi, non viene più ricordato dai giovani talenti.. come De Gregori, Dalla e il già citato Lucio Battisti).
Come nasce la collaborazione con Ira Green. Su questo pezzo?
Dato il tema forte del brano non potevo certamente cantarlo da solo, doveva essere qualcosa di veramente speciale. Allora ho cominciato a proporre il brano a varie etichette, manager e cantanti (di prestigio e meno famosi). Quando le mie speranze sembravano solo sogni lontani, ecco “Ira Green”.. cantante e vincitrice Rock di “The Voice of Italy 2015”. Io la seguí molto all’epoca e vista la sua felicità per questo brano, decisi che era perfetta per una collaborazione. Ha cantato il brano in maniera eccelsa e le nostre voci han creato un’ottima sinergia.
Avremo modo di ascoltarlo dal vivo?
Sicuramente! Sto già preparando una scaletta per i Live in chiave acustica, dove porterò, insieme ad un mio amico chitarrista, dei classici della musica italiana e alcuni dei miei pezzi rivisitati in stile “Duo Unplugged”.
Progetti per il 2024?
Oltre ricominciare a suonare dal vivo, direi pubblicare nuovi brani e se riuscirò il mio primo Album da solista. L’importante è non arrendersi mai e coltivare le proprie passioni e sogni, anche in caso di burrasca.
Ci vorrà fatica e dolore a volte, ma il traguardo sarà etereo.. come una carezza paradisiaca.
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