Ciao Domenico, come ti definiresti nella vita di tutti i giorni?
Ciao, mi reputo un artista incompreso nei panni di un uomo qualunque in un mondo sbagliato. (Eheheh)
Ritieni ci siano delle differenze tra chi sei nella quotidianità ed il tuo personaggio?
No, non ci sono differenze, tranne sul palcoscenico per il solo fatto che in quei momenti mi annullo per un istante e si crea una connessione intima tra me e il pubblico presente.
Cosa ti ha spinto a dar vita al tuo progetto artistico?
La mia caparbietà e la necessità di dover raccontare le mie emozioni attraverso la mia musica.

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?
Non ne ho uno in particolare perché ogni momento della mia vita è stato segnato da percorsi e artisti di varia natura musicale e anche teatrale, artisti che mi hanno ispirato nella crescita sia vocale e sonora e anche dal punto di vista performativo.
Cosa vuol dire, per te, comunicare attraverso la musica?
Aprire una connessione diretta tra la mia parte creativa ed emozionale e l’ascoltatore.
É recentemente uscito il tuo ultimo singolo, “Voglia di te”, ti va di parlarcene?
Certamente! “Voglia di te” è un brano ipnotico, rilassante e a tratti fortemente passionale. É nato dalla collaborazione con il producer musicale Vins De Leo come una specie di esperimento tra voce e sound e con la necessità di portare nuove sonorità contemporanee nel mio stile musicale. Il testo è stato scritto ed è maturato in un secondo momento come dilemma all’amore e ai vari up and down emozionali. Copertina e videoclip sono stati prodotti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.