Intervista a Cutro per il suo singolo “Anima Scura”

Eccoci con Cutro per questa nuova intervista. “Anima scura” affronta temi profondi come l’ansia e l’isolamento. Puoi raccontarci il processo creativo dietro questo brano? Qual è stato il momento in cui hai deciso di trasformare queste esperienze personali in musica?

Ciao a tutti! Ho affrontato un percorso con una psicologa, che mi ha consigliato di scrivere le emozioni che provavo per aiutarmi a capirle e liberarle. È così che ho iniziato a scrivere dei testi. Rileggendoli ho poi deciso di elaborarli e creare delle canzoni, prima fra tutte “Anima scura”.

Nel tuo testo, parli dell’ansia come una forza oscura ma anche come una fonte di forza. Come hai maturato questa consapevolezza e in che modo ha influenzato la tua visione della vita e della tua carriera artistica?

Non ricordo il momento o l’evento esatto che mi ha portato a questa consapevolezza. A un certo punto ho capito che l’ansia è solo paura di quello che potrebbe succedere, ma è grazie a questa paura che tendo a dare sempre il meglio perché le cose possano andare per il verso giusto. Per quanto riguarda la mia carriera artistica, mi ha aiutato a buttarmi in un’avventura che tempo fa mi avrebbe probabilmente spaventato.

L’immagine del “mostro dentro” è molto potente e evocativa. Quali metafore o simbolismi hai voluto esplorare con questa immagine? Come hai cercato di comunicare questi concetti attraverso la musica e le parole?

Ho sempre immaginato l’ansia come una sagoma nera, sfumata, la sognavo persino in questo modo. Una copia di me stesso, meno definita, un po’ sfocata. Nel testo è proprio questo che ho voluto comunicare: l’ansia è come un’anima scura, senza volto, ma nasce dalle nostre esperienze e fa parte di noi, non può essere eliminata del tutto.

La maschera di cui parli nel brano rappresenta la protezione dall’ansia e l’isolamento. Come pensi che l’arte e la musica possano aiutare le persone a togliere questa maschera e affrontare i loro demoni interiori?

Ognuno di noi ha il proprio modo di affrontare e combattere i propri demoni. Io personalmente ho difficoltà ad esprimere i sentimenti e la musica mi ha aiutato a tirare fuori queste emozioni che diversamente faccio fatica ad esternare. Credo che l’arte in generale sia una via di fuga, sia da noi stessi che dal mondo esterno.

Guardando al futuro, in che modo questa esperienza di trasformare l’ansia in forza influenzerà i tuoi progetti musicali successivi? Ci sono tematiche particolari che ti senti chiamato ad esplorare ulteriormente?

L’ansia continuerà ad essere mia alleata e a darmi la forza per andare avanti in questo progetto. E vorrei mandare un messaggio sperando che non passi inosservato: vorrei aiutare le persone che si sono trovate, o si trovano, nella mia stessa situazione a capire che siamo più forti di quel mostro che ci divora da dentro e che possiamo farlo diventare nostro alleato. Al momento non c’è una tematica in particolare che mi sento di esplorare, ma ho già dei nuovi testi pronti, ed in preparazione, in cui esprimo emozioni diverse dall’ansia, che per il momento non posso ancora spoilerare 

Vi ringrazio per queste belle domande!

Ciao a tutti!

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