Con “Ora ci sei tu”, Giama — nome d’arte di Gianni Marallo — compie un passo importante nella sua evoluzione artistica, abbandonando parzialmente le radici hip-hop per abbracciare un linguaggio musicale più cantautorale e sonoramente ricco. Pubblicato da La Rue Music Records e prodotto con Simone Sandrucci (Maniscalco Maldestro, Etruschi From Lakota), il singolo segna una svolta stilistica significativa che mantiene però intatto il cuore espressivo dell’artista.
Il brano nasce da un’intuizione improvvisa, un lampo melodico che spinge Giama a fermarsi e registrare l’idea per non perderla. Questo slancio emotivo è tangibile nell’ascolto: la canzone è una dichiarazione di gratitudine, un inno intimo e genuino a una presenza salvifica, forse reale, forse simbolica. Il testo è diretto, essenziale, ma proprio per questo capace di arrivare dritto al cuore.
Le influenze dei Nomadi e di Augusto Daolio si fanno sentire non solo nel messaggio positivo e umano, ma anche nella struttura melodica che richiama la canzone d’autore italiana. A questo si aggiunge un tocco di modernità che ricorda la scrittura spontanea di artisti come Rino Gaetano, con cui Giama condivide un’attitudine viscerale e sincera.
“Ora ci sei tu” è un brano che vive della sua semplicità: chitarra, voce, batteria e basso lavorano in armonia, senza mai sovrastarsi, per valorizzare la parola e il sentimento. Il risultato è una canzone che sa emozionare senza alzare la voce, capace di unire pubblico e artista in una dimensione comune di verità e riconoscenza.
In definitiva, Giama si conferma un cantautore da seguire, capace di trasformare la fragilità in forza espressiva e di raccontare il quotidiano con uno sguardo autentico e necessario.